Anche Deegan monta la frizione a cavo (a metà gara)
- Marco Gualdani

- 10 nov
- Tempo di lettura: 2 min
Dopo aver bruciato due frizioni con il comando idraulico, Deegan ha corso la terza finale del WSX in Argentina con l'attuatore a cavo

Dopo Tomac, che ha "sconvolto" il settore utilizzando un attuatore a cavo sulla sua nuova KTM 450 SX-F, anche Deegan ha fatto la stessa scelta. Ma... a metà gara! Sabato sera si è corso il primo GP del WSX, il Mondiale Supercross scattato dall'Argentina che ha visto Deegan debuttare sulla 450. Il format della serata prevedeva tre finali, tutte dominate da Roczen (qui i risultati).

Nelle prime due Deegan ha bruciato la frizione, dopo aver abusato della leva probabilmente a causa del suo stile di guida ancora legato agli automatismi della 250. Per la terza sfida si è così deciso di smontare il comando idraulico (di serie sulla Yamaha 450) per passare a un attuatore a cavo. Con questo dettaglio Deegan è scattato meglio delle altre due finali e ha chiuso terzo, senza riscontrare problemi tecnici.

Deegan ha utilizzato il comando a cavo in tutto il suo percorso sulla Yamaha 250 (che di serie ha ancora il cavo, a differenza della sorella maggiore) e probabilmente Deegan è più abituato a quel feeling. Ma quali sono queste differenze tra i due attuatori?

La frizione a cavo ha il vantaggio di avere un parametro fisso, appunto il cavo che non si modifica mai. A variare è il volume della frizione che a caldo tende a dilatarsi e in caso di comando idraulico il feeling alla leva resta sempre uguale, perché le variazioni della frizione sono compensate dal circuito dell'olio. Così facendo, però, non si ha la corretta informazione sullo stato della frizione e si continua a usarla finché non c'è più materiale d'attrito tra i dischi. Con il comando a cavo, invece, si ha una migliore sensazione di usura, gonfiaggio e condizione, potendo gestire meglio la situazione, oltre ad avere un feeling più modulabile rispetto alla frizione con comando idraulico che ha uno stacco più netto.
Oltre a questo, il feeling del cavo è più "sincero" rispetto alla reazione della moto e questo aiuta certi piloti quando si trovano ad affrontare salti importanti subito dopo l'uscita di curva. Infine, se si guida con le dita sulla leva c'è il rischio di cuocere la frizione anche solo per quella leggera pressione che si fa, nel caso della frizione a comando idraulico, mentre il cavo ha un primo tocco più duro ed è più difficile da caricare.











