La pista di Glendale, secondo noi
- Mark Terenziani

- 30 gen
- Tempo di lettura: 2 min
Vediamo come i piloti potrebbero interpretare i punti più tecnici del quarto round del Supercross
Con il round 4 arriva anche il primo Triple Crown (cioè tre finali più brevi rispetto al classico Main Event)! Una serata che definire adrenalinica sarebbe riduttivo. Vediamo i punti principali del tracciato e come i piloti potrebbero interpretarli, secondo noi.

START: un ritorno alle origini dopo le polemiche, infatti ad Anaheim 2 più di un pilota ha storto il naso rivedendo lo schieramento diviso in 2 settori. I cancelletti in giallo saranno i più abiti accanto alla “dog box” (gli americani chiamano così la casetta di chi aziona il cancelletto).
SERIE RITMICA 1: in rosso vediamo la linea più “conservativa”, doppio, hop-on, hop-off e triplo finale che mi viene da dare per scontata. Sognando ad occhi aperti vorrei tanto vedere la linea in verde. Che lassù qualcuno mi ascolti?
WHOOPS: Shimoda tirerà un bel sospiro di sollievo nel vedere questo set di whoops, decisamente meno impegnativo della settimana scorsa. Ma non sottovalutiamolo, chi avrà il “pelo” di buttarsi dentro alla serie senza esitazioni potrà giocarsi un gran bel jolly nella 180° successiva.
SERIE RITMICA 2: do quasi per scontati in termini di velocità sul giro i primi 2 hop-on/hop-off, mentre gli ultimi 5 ostacoli credo ci riserveranno delle belle sorprese. Doppio e triplo o triplo e doppio? È questo il dilemma.
SERIE RITMICA 3: 10 ostacoli di misura simile potrebbero farci un bel regalo soprattutto nelle qualifiche. Con la pista “fresca di ruspa” la creatività ed il coraggio dei piloti avranno libero spazio. Che qualcuno tenti qualche “huge quad” (tipo quello tratteggiato in azzurro) credo sia un sogno che abbiamo tutti.
E ora parola ai piloti!














