D.Luongo: "Il Mondiale MXGP va bene così com'è"
- A cura della redazione

- 13 nov 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Intervistato da Gatedrop, il leader di Infront Moto Racing ha toccato diversi temi tra cui la partenza di alcuni piloti verso gli USA, le critiche ai tracciati e l'assenza di montepremi

La stagione del Mondiale MXGP si è chiusa con qualche polemica, sollevata da alcuni piloti dopo l'ultimo GP in Spagna. Le dichiarazioni dei primi attori si sono sommate a una situazione generale non troppo rosea che già da tempo fa mormorare il paddock.
Per capire le intenzioni dell’organizzazione in merito è interessante una recente intervista a David Luongo, CEO di Infront Moto Racing (società promoter del Campionato) realizzata da gatedrop.com (qui l'intervista completa) in cui sono stati toccati numerosi temi tra cui le piste, le partenze dei piloti verso l'America e l'assenza di montepremi. Sotto, vi riportiamo un estratto.

ESTRATTO DA gatedrop.com
Sulla scelta di alcuni team di lasciare il paddock dal 2025: "Questa è un'evoluzione naturale. Ogni anno, alcuni team se ne vanno mentre altri arrivano. Questo aiuta a creare team più forti nel paddock, poiché i team che non possono rimanere nel Campionato del mondo lasciano il posto a quelli nuovi".
Sul montepremi ai piloti: "Abbiamo discusso di questa questione molte volte molti anni fa; noi investiamo nella promozione dei Campionati, TV, copertura mediatica, infrastrutture e nei Campionati giovanili per consentire a molti giovani piloti di crescere nel Campionato del Mondo. Questo è il nostro lavoro e i risultati dimostrano che questa è la strada giusta. I piloti professionisti sono pagati dai loro team/costruttori e i piloti più veloci guadagnano molto. Nel paddock MXGP ci sono diversi piloti milionari, piloti che sono cresciuti attraverso il nostro sistema piramidale, a partire dalla 65 fino alla MXGP. Attraverso i nostri investimenti nei Campionati offriamo opportunità ai team e ai piloti di crescere e guadagnare di più. Come in ogni sport, i piloti più veloci e più professionali restano, mentre gli altri fanno altro"
Sui piloti che lasciano la MXGP per l'America: "Non bisogna mai togliere il sogno a un bambino. Il mondo cresce grazie ai bambini che sognano e se il sogno di Prado e Coenen è il Supercross, è giusto che lo inseguano. Ma tieni presente da dove vengono: per realizzare i loro sogni hanno iniziato nel Campionato Europeo, che abbiamo creato e gestiamo, poi sono passati alla MX2 e alla MXGP. Questo ci rende molto orgogliosi e auguriamo loro ogni successo. Ci sono molti giovani piloti che arrivano dal Campionato Europeo e sono molto veloci, quindi non c'è preoccupazione per quelli che se ne vanno. Stiamo facendo un ottimo lavoro nel creare talenti. Ci saranno sempre abbastanza piloti per un grande spettacolo in MX2 e MXGP, anche se alcuni scelgono di andare al Supercross americano".
Sulla pista di Cozar: "Ogni anno miglioriamo le piste ovunque e Cozar, come nuova aggiunta, vedrà molti miglioramenti. Tuttavia, in ogni pista, c'è sempre un pilota felice e altri meno soddisfatti".













