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Perché Cairoli e non Guadagnini? Parla Traversini

  • Immagine del redattore: A cura della redazione
    A cura della redazione
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Intervista al CT della Nazionale Italiana Thomas Traversini che ha spiegato i dettagli delle convocazioni di Adamo , Bonacorsi e Cairoli al prossimo Motocross delle Nazioni

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Ciao Thomas, come si è arrivati alla decisione di convocare Adamo, Bonacorsi e Cairoli al Nazioni di Ironman?

"Vi dico che quest'anno più che mai è stata una cosa lunga, perché ho avuto più tempo da dedicare alla scelta finale; praticamente ho iniziato a organizzare gli incontri con i piloti già dalla fine dell'anno scorso e a capire come organizzare al meglio la trasferta visto che si va negli Stati Uniti. Abbiamo valutato tante ipotesi e molte sono state condizionate dagli infortuni dei piloti. Quindi da avere potenzialmente tre piloti per la 450 è rimasto praticamente solo Bonacorsi, considerando che Mattia Guadagnini non sta passando un bel momento e mi auguro di cuore che si riprenda e che torni a fare quello che sa fare".


Quindi Cairoli. La sua convocazione, però, ha diviso il pubblico a metà tra chi è entusiasta di questo ritorno e chi invece voleva che si guardasse al futuro coinvolgendo qualche giovane.

"Anche io sono stato molto combattuto insieme alle altre persone che hanno condiviso la decisione finale, perché ovviamente mi guardo al futuro e il futuro, con tutto rispetto, non è Cairoli. Mi sarebbe piaciuto portare una squadra più giovane in previsione delle prossime stagioni e ci abbiamo provato. Avevamo valutato la possibilità di schierare Adamo in 450 con Lata in MX2 e abbiamo fatto anche tre giornate di prova, che sono andate anche molto bene".


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E poi cosa è successo?

"Abbiamo dovuto cambiare idea quando KTM ci ha informato che considerando l'andamento del Mondiale non avrebbe più dato la possibilità di far girare Adamo con la 450 fino al Nazioni, con conseguente preoccupazione del pilota. Andrea a queste condizioni non si sentiva più di correre con un'altra cilindrata e considerando il suo obiettivo stagionale io non mi sono sentito di forzare la cosa. Ma non ti nego che c'è stata un'altra ipotesi, che era quella di mettere Lata in 450 ma ragionandoci razionalmente non era una grande idea e nessuno, tra Federazione, Honda e pilota era troppo entusiasta".


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E quindi Adamo, Bonacorsi e Cairoli

"Il ruolo di un commissario tecnico, che decide nel rispetto della propria nazione, è portare la squadra più forte in quel momento, cioè quella che possa puntare al risultato migliore, anche a costo di togliere la possibilità di fare esperienza a un giovane. Questo vale se hai una scelta che potenzialmente può portarti un risultato di rilievo. Altrimenti va benissimo puntare sui giovani, come è stato fatto in passato".


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Con Adamo tra i migliori in MX2, Bonacorsi capace di stare nei tre della MXGP e un Cairoli in forma e motivato in effetti non siamo messi male.

"Il potenziale della squadra è sicuramente alto, ma ci sono tantissime formazioni molto forti quest'anno: America, Australia, Belgio, Olanda, Francia, Germania. Non tutte con la stessa forza in campo, ma che si possono giocare la vittoria e noi siamo una tra quelle".


Sotto la video intervista integrale.



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