Manubrio, rapporti e stile di guida; cosa ha cambiato Lawrence dopo Anaheim 1
- Marco Gualdani

- 21 gen
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 22 gen
Jett ha raccontato le modifiche attuate per risolvere le difficoltà emerse alla prima del Supercross

Il bello di Jett Lawrence è che ha un ottimo rapporto con i media e condivide informazioni solitamente "riservate". Personalmente non ho mai capito il perché si debba avere così tanto riserbo su quello che si fa per ottimizzare il proprio setup su una moto da cross, quando in discipline nettamente più ricche come MotoGP o Formula1 si parla di tutto e di più, scendendo spesso anche nel dettaglio tecnico. Vabbè.
Tornando a Jett Lawrence, lui e la Honda sono corsi ai ripari dopo la serata storta di Anaheim 1, dove il campione in carica ha rimediato solo un 12° posto. Jett ha avuto un incidente al via ed è pure caduto durante la finale, ma la "colpa" del risultato è stata data a un setup della moto non ancora ideale.
Honda è intervenuta sensibilmente a livello ciclistico tra il MY 2024 e il 2025 con modifiche a nostro avviso ampiamente migliorative, ma che inevitabilmente hanno richiesto un lavoro extra per la messa a punto per una disciplina particolare come il Supercross, a un livello come quello di Jett Lawrence. Il talento australiano era un tutt'uno con la 2024, probabilmente la moto più "a posto" dello scorso anno ed effettivamente Jett era sembrato meno a suo agio nelle gare invernali a cui ha partecipato (ricordate i rischi sulle whoops di Parigi?), ma non ci aspettavamo di trovarlo così in difficoltà a campionato iniziato. Dopo la gara Lawrence e la sua squadra sono intervenuti sulla moto, cambiando manubrio e rapporti di trasmissione. Come Jett stesso ha raccontato.
"La moto 2024 precedente aveva un posteriore più alto e mi piaceva, potevo caricare molto di più il mono e soprattutto nelle curve potevo anche rilassarmi, dato che curvava molto bene. La 2025 ha un posteriore più cedevole, il che comporta una migliore trazione e più stabilità, ma devo spostarmi più in avanti per compensare. Quindi abbiamo deciso di cambiare il manubrio prima della gara di qualifica a San Diego, perché stavo prendendo il vizio di piegare troppo la testa indietro. Con il nuovo manubrio ho una diversa posizione in sella e un diverso bilanciamento dei pesi. Il nuovo telaio è anche meno rigido e possiamo usare sospensioni più morbide. Un altro grande cambiamento per noi sono stati i rapporti. Siamo tornati a rapporti più adatti alla partenza (più lunghi? nda) perché lo scorso weekend ad Anaheim la moto tendeva a impennare facilmente. Non sono comunque partito bene, ma a noi interessava recuperare controllo e sentire dove si trova la ruota anteriore".
Come detto, ci piace molto che Jett abbia questa apertura nei confronti dei media e che abbia la personalità per condividere questo tipo di informazioni. Tuttavia, l'analisi delle sue dichiarazioni lascia un po' perplessi. Quella che può essere considerata una meravigliosa capacità di reazione a un problema in tempi brevissimi, è anche la conseguenza di un mancato lavoro che si sarebbe dovuto fare a suo tempo. Che l'uomo di riferimento del Supercross, sulla moto più importante del mondo, vada per tentativi montando un manubrio diverso prima della manche di qualifica è quantomeno curioso. Difficile capire come ci si possa essere accorti di un problema così grosso dopo la prima del campionato e decidere di affrontarlo, per poi "risolverlo" in un paio di giorni, tra una gara e l'altra. Ma gli americani hanno questo tipo di approccio e quello che per un europeo sarebbe impensabile, per loro è la normalità.































