top of page

La pagella del Supercross di Foxborough

Alla fine è arrivata la mud race che tutti si aspettavano; analizziamo la serata di Foxborough con le fangosissime pagelle di Mark Terenziani



10- HYMAS: il ragazzo dalla faccia pulita centra la sua prima vittoria in 250 in una serata che definire difficile è riduttivo. Parte tra i primi poi saluta la compagnia e naviga (è proprio il caso di dirlo) in solitaria fino alla bandiera a scacchi. TEMPESTA PERFETTA


9- PLESSINGER: le ultime gare avevano fatto vedere quanto il cowboy fosse in palla e Aaron non si fa trovare impreparato in una serata in cui molti lo davano per favorito dato il suo passato vincente nel GNCC. Vederlo guidare con le sue gambone lunghe in mezzo ai canali è una vera goduria. INDOMABILE


8- ROCZEN: corre con una spalla molto malandata, nelle prove picchia una caviglia anch’essa malconcia. Fino all’ultimo minuto non sapeva se si sarebbe schierato o no per la finale. Rimane terzo fino all’ultimo giro in cui un brutto errore gli fa perdere il podio a favore di Webb. La terza forza in campionato è lui e lo dimostra ampiamente. TIENI DURO



MCELRATH: è vero, le gare sul fango sono sempre un terno al lotto ma per tutta la serata Shane fa vedere che c’è. Dopo tante gare difficili in cui non ha raccolto quello che meritava finalmente arriva un secondo posto solido in condizioni estreme. BENTORNATO


7- WEBB: non ci credeva nemmeno lui quando ha visto di essere arrivato terzo. Guadagna altri punti su Sexton e non era scontato in una serata del genere, e siamo a +15... NON SBAGLIA UN COLPO


BLOSS: porta la Betona al settimo posto confermando che la moto italiana sta crescendo insieme a lui e la squadra. SULLA BUONA STRADA


6- BENNICK: salva l’onore del team Star con una prova concreta e senza troppi errori. Dimostra che quando è in palla è uno da tenere d’occhio. L’anno prossimo sono sicuro ci farà vedere dei bei numeri. SOLIDO


5- SEXTON: vince la sua heat con una grande facilità e questo fa ben sperare per la finale poi… ecco, poi? Poi inizia a fare il solito Chase pasticcione e chiude sesto guardando Webb che allunga. Non viene doppiato da Plessinger per un pelo rimanendo l’ultimo a pieni giri. UN’ALTRA OCCASIONE SPRECATA



4- HAMMAKER: chiude nono in una serata con troppi errori che poteva essere una buona occasione per prendersi la tabella rossa e allungare. A tutti i suoi diretti avversari va peggio e alla fine porta a casa la leadership in comproprietà con Vialle ma c’è poco da festeggiare.


3- PRIVATI: le gare sul fango sono più “democratiche” e permettono anche agli outsider di farsi vedere la davanti. Park secondo, Linville terzo e Rodbell quarto tengono alta la bandiera dei privati facendo sognare gli underdog. TANTA ROBA


2- THRASHER: c’è poco da dire, non ne becca una… DISPERSO


1- HAMPSHIRE: era un’occasione per guadagnare punti vista la serata difficile di Vialle ma non ne approfitta e anzi, ne combina una dietro l’altra. PECCATO


0- VIALLE: Tom negli ultimi giri della finale fa tutti gli errori che poteva fare e perde tutto il vantaggio che aveva in campionato. Peggio di così era difficile. BOCCIATISSIMO

Comments


Stivali Eleveit
Freni Galfer
bottom of page