La pagella del Supercross di Seattle
- Mark Terenziani
- 31 mar
- Tempo di lettura: 3 min
A Seattle tutti si aspettavano una “mud race” e invece...vediamo cosa hanno combinato i piloti attraverso le pagelle di Mark Terenziani

10- DAVIES: il monello neozelandese sta crescendo a vista d’occhio e nel finale di stagione ci ha regalato una serata perfetta, saluta tutti dopo le prime curve e va a vincere indisturbato. Arriva così la sua prima vittoria strameritata nella 250, sono sicuro non sarà nemmeno l’ultima di quest’anno. BUONA LA PRIMA
9- TRACK CREW: anche i più preparati addetti ai lavori avrebbero giurato su una gara fangosissima, vista la pioggia caduta durante tutta la settimana; invece la track crew ha fatto il miracolo. Hanno coperto tutto il tracciato e modificato il programma in modo da scoprirlo il più tardi possibile e hanno avuto ragione. La pista era perfetta seppur con mille canali, ma non il mare di fango che ci si aspettava. HARD WORK
8- WEBB: la gestione dello stress e della pressione di Cooper andrebbe insegnata nelle scuole. All’arrivo di Sexton così veloce molti avrebbero tirato i remi in barca ma lui no, lo “cucina” per bene e poi lo induce all’errore. STONE COLD
7- SEXTON: veloce e concreto, senza troppi errori (che in una pista come quelle di Seattle non era facile) se non quello davvero piccolo che gli costa la serata e qualche altro punto in campionato. Cade nella trappola di Webb che gli sta addosso e lo manda un po’ in confusione, ma regge senza i suoi proverbiali disastri. CONCRETO
PLESSINGER: il cowboy ci ha preso gusto a salire sul podio e centra un’altra buona serata in una pista davvero tosta. CAVALCANDO L’ONDA (una peggio dell’altra lo so)
6- SHIMODA: lotta nei primi giri per poi spegnersi un po’ nel finale ma la battaglia di qualche curva con Deegan vale il prezzo del biglietto. SULLA VIA DEL RITORNO
5- BEAUMER: sembra che tutto l’hype che gli si è generato intorno dopo le litigate con Deegan abbia favorito più il suo rivale, mentre lui fatica a tenere il passo dentro e fuori la pista. Non è a posto fisicamente e si vede, ma da qualche gara non è all’altezza delle aspettative di inizio anno. PER ORA LE PRENDE
4- DEEGAN: se la serata fosse finita sotto la bandiera a scacchi probabilmente sarebbe da sufficienza piena e anche di più. Peccato che poi abbia cercato il chiarimento con Beaumer senza tenere le mani in tasca e lo abbia colpito con uno schiaffo sul casco. I ragazzi sono caldi, ci sta, ma se sei un personaggio seguito da tantissimi ragazzini soprattutto devi accendere il cervello, anche a 19 anni. Vederlo alzare le mani vestito da carcerato (i completi erano spaziali come mossa di marketing e comunicazione bisogna ammetterlo) non è stato un bello spettacolo. KEEP CALM
3- TERZO POSTO: quello di Davies in campionato a pochi punti dalla seconda piazza. Non male per un rookie. DEBUTTANTE DI LUSSO
2- PILOTI: quelli che piazza Beta a ridosso della top ten. Nel commento alla gara la casa italiana ha ricevuto i complimenti da Carmichael per il lavoro che sta facendo e per i risultati finora ottenuti. ITALIANS DO IT BETTER
1- GIRO: il buon Mosiman che è arrivato SESTO nel main event 250 ha preso un giro da Davies, tanto per capire il ritmo del piccolo Kiwi. BACK MARKER
0- PUNTI: quelli fatti segnare da Anderson nella serata di Seattle. Jason è dovuto tornare a casa per un grave problema famigliare. Al momento si sa poco, speriamo tutto sia risolvibile. FINGER CROSSED
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