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La pagella di Tampa

  • Immagine del redattore: Mark Terenziani
    Mark Terenziani
  • 11 feb
  • Tempo di lettura: 3 min

Al quinto round del Supercross è successo di tutto! Infortuni, contatti, enormi sf...ortune. Potevano mancare le nostre cattivissime valutazioni?

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10- STEWART: no, non è il 2014 e il suo nome non è James ma Malcolm. Si può minimizzare dicendo che ai suoi ben più blasonati avversari sia successo di tutto ma sul gradino più alto c’è lui. Sulle whoops volava, ma non solo lì. Le parole di James in cabina di commento durante l’ultimo giro sono da scrivere nel dizionario alla voce “amore fraterno”. COMMOVENTE


9- ANSTIE: Max ci gasa tutti. A 31 anni mette in fila tutti i “monelli” e fa capire (come se ce ne fosse bisogno) che quest’anno c’è anche lui. Se regge la pressione sarà dura per tutti. 31 ANNI E NON SENTIRLI


8- WEBB: mai come quest’anno è consistente e solido. A 5 punti da Sexton senza aver vinto mai una finale. Prendete l’evidenziatore più carico che avete e fate un bel segno sul suo nome. L’ACQUA CHETA FA CROLLARE I PONTI


MCADOO: infortunato al ginocchio risponde a chi gli chiede se correrà o no con: “troppe persone hanno lavorato perché io fossi qui e quindi è mio dovere correre”. Basterebbe già questo per il voto, poi arriva terzo e mette la ciliegina sulla torta. STACANOVISTA


7- BENNICK: dopo l’anno scorso di apprendistato il ragazzo è cresciuto davvero tanto. Veloce e concreto ha messo in mostra una bella maturità. IL NUOVO CHE AVANZA


ROCZEN: una serata che poteva essere catalogata tra quelle tranquille, non il più veloce ma consistente e sicuramente destinato alla top 5. Poi la dea bendata va a prendersi un hot-dog e lui si ritrova con al faccia nella sabbia, senza catena a salutare un bel bottino di punti. SF..ORTUNATO


TOMAC: il suo sabato parte malissimo e non si raddrizza in nessun modo. Una brutta “pedata” a terra gli fa tirare i remi in barca. Si schiera per il main event ma conciato così prova solo a limitare i danni. NON SI MOLLA


6- ANDERSON: remissivo ed arrendevole, come le ultime gare azzecca la partenza, poi mette in pista un po’ più di intensità rispetto al solito. Complice la serata storta altrui raccoglie più di quel che merita, ma fa parte del gioco. CHI L’HA VISTO?


5- FORKNER: sono forse troppo duro, è pur sempre al rientro dopo una pre-season che definire difficile è poco. Un “golden boy” da cui tutti si aspettano tanto, O ASPETTAVANO?


VIALLE: la tabella numero 1 pesa come un macigno, lo sappiamo. Speriamo sia solo un inizio guardingo per stare fuori dai guai. Mai veloce come i primi, ma un quinto posto non è il diavolo. UNDER PRESSURE.


4- PIERCE BROWN: lo devo ammettere, vedere il talento sprecato mi manda nei matti. E questo è proprio uno di quei casi. Da anni uno dei favoriti ad ogni gara e immancabilmente finisce le serate in mezzo ai guai o in barella. Dopo la sua caduta viene fermata la gara e tutti in fila per una nuova partenza “all’americana”. Ha un posto d’oro nel team migliore del supercross, certi treni passano una volta sola. ULTIMO TRENO DISPONIBILE


HAMPSHIRE: vedi sopra mi verrebbe da dire. Non è più un ragazzino ma sembra non imparare mai la lezione. SPRECONE


3- DOPPIATI (HAND E LANE): Lane dei 2 non ha grosse colpe, ma Hand colpendo Roczen in volo ha rischiato davvero che finisse molto peggio per tutti. Gli fa comunque buttare una valanga di punti in piena lotta per il campionato. SABBIA NEGLI OCCHI


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2- SEXTON: finalmente Chase è matur… ah no. In quanti lo avranno detto o pensato? Senza Lawrence e Tomac era il primo della lista dei pretendenti al gradino più alto della serata ma appena ha sentito arrivare Stewart ha “riempito i pantaloni”. Esce da Tampa con la tabella rossa solo perché a tutti gli avversari è andata peggio. Non un gran merito. FATTI VEDERE, DA UNO BRAVO


1- MALCOLM STEWART: il buon Mookie si prende 2 posti nella nostra pagella con questo uno, che non è ovviamente il suo voto ma il secondo che rifilava a tutti nel solo tratto di whoops. Si, avete letto bene, un secondo! UN SECONDO CHE VALE UNA VITA


0- LAWRENCE FAMILY: zero non è il voto ma il numero di fratelli Lawrence presenti al via del main event di Tampa. Che Hunter volesse imitare il fratello veloce? GITA DI FAMIGLIA A LOURDES


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