Post gara: come si girava a Glendale
- Mark Terenziani

- 2 feb
- Tempo di lettura: 2 min
Punto per punto, vediamo come i piloti hanno interpretato la pista di Glendale

I nostri lettori più affezionati sanno che prima di ogni round del Supercross parliamo di come potrebbero interpretare la pista i piloti, analizzando le sezioni principali. Quella rubrica si amplia da oggi con il "post gara", in cui rileviamo come poi è effettivamente andata.
La pista del quarto round di Glendale era davvero bellissima e piena di punti dove inventarsi qualcosa, vediamo come hanno affrontato i piloti le varie combinazioni, non senza qualche sorpresa.

SERIE RITMICA 1: avevo sperato nei 3+3 iniziale e sono stato ascoltato, poche differenze tra i piloti salvo qualcuno che dopo il wall jump “skippava” la prima cunetta facendo 3+2 prima del triplo finale.
SERIE RITMICA 2: era quasi obbligatorio il 3+3+2, forse il punto più “noioso”?
DOPPIA TRAIETTORIA E SALTO: qua viene il bello, la linea verde era la più usata da chi voleva stare fuori dai guai e proteggere l’interno da eventuali attacchi. La linea rossa, quella che sfruttava la sponda esterna permetteva di fare un hop-on/hop-off efficace per portare tanta velocità dentro alle whoops. Ma quella che ci ha fatto sognare è stata la variante tratteggiata usata da Roczen che in quel punto era imprendibile. Ho goduto tanto lo ammetto.
WHOOPS: per la prima volta quest’anno non abbiamo visto la solita orda di “saltatori”, un set corto ma che ha permesso di fare una gran differenza se affrontato senza paura.
SERIE RITMICA 3: questa forse è stata la serie più spettacolare per interpretazione. La linea rossa era bella e molto tecnica con i tripli finali non banali che hanno “fregato” più di un pilota. Ma la linea verde ci ha fatto saltare sulla sedia! Il Triplo finale da 82 piedi (25 metri) che salta il piazzale di partenza è da “pelo sullo stomaco". Hill è stato il primo, poi lo hanno seguito altri della 450. I piloti che lo hanno fatto con il 250 dimostrano che se vuoi la moto di là ci va, non ci sono scuse.
Piccola curiosità, dopo le prove la track crew ha deciso di togliere il dente segnato con la X per problemi di sicurezza.
SERIE RITMICA 3: i 10 ostacoli prima della sabbia appena li ho visti mi avevano fatto sperare in un “huge quad” (quello tratteggiato in azzurro). Un sogno che si è avverato già in qualifica tra i piloti 450 mentre nella 250 Beaumer lo ha fatto direttamente in gara senza averlo mai provato. Che pelo! Tomac ha aperto anche il primo triplo curvando stretto dentro il canale, praticamente con zero rincorsa...














