Rottura del legamento in moto; quando e perché
- Marco Gualdani

- 4 feb
- Tempo di lettura: 3 min
Abbiamo incontrato il dottor Bazzan, specialista delle ginocchia, che ci ha spiegato cosa accade quando si dà una "zampata" come quella di Lawrence

Anni di sacrifici, impegno, fatica e sofferenza. E poi, sul più bello, basta mettere un piede a terra, senza cadere, e tutto viene spazzato via. Il motocross sa essere molto crudele... Questo è quanto accaduto a Jett Lawrence nel Supercross di Glendale. Una classica "zampata" per terra gli ha procurato la rottura del legamento crociato anteriore (ACL) e una lacerazione del menisco. Sappiamo che Jett è uno di quei piloti che usa le ginocchiere ortopediche e non si accontenta di quelle semplici a guscio, almeno solitamente.
A prescindere, resta il fatto che quel tipo di infortunio è molto comune tra i piloti di moto da fuoristrada, che si tratti di cross, enduro, rally ecc. Perdi aderenza all'anteriore, metti giù il piede e zac, quattro mesi a letto, se tutto va bene. Ma proprio bene bene.
Per saperne di più su questo tipo di infortunio abbiamo contattato il dottor Gabriele Bazzan, ortopedico specializzato (appassionato di traumi alle ginocchia...) che fa parte dell'RMT, cioè il Racing Medical Team che presta servizio nelle manifestazioni di enduro più importanti, seguendo i piloti direttamente in moto. Ecco cosa ci ha spiegato il dottor Bazzan.

L'OPINIONE DELL'ORTOPEDICO di Gabriele Bazzan
Possibile che una semplice zampata possa compromettere la stagione di un pilota? Analizzando il meccanismo del trauma di Jett Lawrence ci accorgiamo subito come la lesione sia derivata dal movimento innaturale che ha fatto il suo ginocchio.
Lawrence ha subito un trauma con ginocchio flesso, valgo, con una iniziale rotazione esterna; si nota come inizialmente appoggi la punta del piede interna che lo porta a intraruotare violentemente la caviglia e la tibia. Questo è il meccanismo classico, descritto sui libri, che porta un trauma a ledere il crociato e altre strutture.
Nello specifico, le strutture che avrebbero potuto essere coinvolte erano i legamenti crociato e collaterali (esterno e interno) e i menischi, che vengono "martellati" dal femore.
Sappiamo già il referto (rottura del legamento crociato anteriore e menisco lesionato), ma siamo sicuri di sapere tutto? Eh sì, perché il dove e il come si è lesionato il menisco, oltre agli atti chirurgici associati, può influire molto sul decorso post operatorio di Jett (che al momento e stato stimato di appena 4 mesi dallo stesso pilota).
POTEVA CONTINUARE?
Molti di voi potrebbero pensare che avrebbe potuto proseguire la stagione anche con un ginocchio instabile; ma a che prezzo? Il tono muscolare abbinato al sostegno delle ginocchiere tutore può aiutare a portare a termine il Campionato, ma le lesioni a livello della cartilagine e dei menischi peggiorerebbero molto, rischiando solo di aggravare il problema e renderlo irreparabile. E poi non sarebbe comunque una stagione di quelle che ci si aspetta da Jett.
A COSA SERVONO LE GINOCCHIERE
Abbiamo introdotto il concetto delle ginocchiere tutore, le aveva? A cosa servono? Sono servite?
Sul mercato si trovano tante ginocchiere tutore di diverse tipologie. Per tutte vale il discorso della riduzione dell'articolarità massima e anche un po' dell'impiccio che provocano quando le indossiamo.
Ma ricordiamo che i movimenti che le ginocchiere "ortopediche" proteggono idealmente (con diversa modalità e forza a seconda del modello) sono:
Iperestensione
iper flessione
smorzamento delle rotazioni e dello stress in varo o in valgo (spinta per fare andare le gambe a () o a X) che sono i movimenti che lesionano i legamenti

Per quanto riguarda il caso di Jett Lawrence non possiamo né confermare né escludere che le stesse indossando. Quello che possiamo dedurre e che un trauma del genere avrebbe potuto portare a una lesione anche dei collaterali o magari dare una lesione maggiore a livello del menisco, se non le avesse indossate.... Apparentemente i collaterali non sono stati intaccati, ma tutte queste rimangono supposizioni e purtroppo per quel che riguarda il livello di entità del danno solo i fatti ci daranno maggiori informazioni.
IL RISCHIO DELL'ARTO FIBROSI
Infine, possiamo fare delle considerazioni sulla precocità dell'intervento e sul post riabilitazione. Anche qui c'è una prima distinzione da fare: essere operati al crociato nei giorni successivi al trauma porta al rischio di una patologia chiamata artrofibrosi (ovvero una rigidità importante post operatoria) di cui gli atleti professionisti sono a conoscenza e accettano di prendersi questo rischio.
Lesioni acute dei collaterali, invece, hanno un'indicazione alla riparazione entro tre settimane... ma non è questo il caso di Jett Lawrence.
Per quanto riguarda i tempi di recupero, 4 mesi sono sicuramente una bella sfida e sarà bello vedere come l'affronterà. Una cosa e da tenere a mente: gli sportivi sono comunque uomini, quindi alcune tappe del processo biologico sono obbligate, pur massimizzano i risultati che si possono ottenere a ogni tappa.




















