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Presentata l'Africa Eco Race 2026

Oltre cento persone presenti all'Hotel Admiral per saperne un po’ di più di quella che sarà la 17esima edizione della AER


Iniziata con un pensiero ad Andrea Perfetti e alla sua famiglia, la presentazione dell'Africa Eco Race 2026 è stata sobria e semplice, ed è servita a Jean Louis e Anthony Schlesser per svelare alcune delle novità della prossima edizione. Innanzitutto la data d’inizio slittata al 24 gennaio, giorno dell’inizio delle verifiche: “Una data che – ha specificato Anthony Schlesser – sento ci porterà fortuna. L’incremento del numero degli iscritti e delle richieste che stanno arrivando nei nostri uffici, ci fanno pensare di aver fatto la scelta giusta. In questo modo non saremo più sovrapposti alla Dakar e questo sarà importante non solo per il fattore comunicazione e visibilità, ma anche partecipazione”. Non a caso più di qualche team sta al momento tenendo il piede in due staffe, guardando alle due gare e cercando di organizzare una logistica e soprattutto le assistenze per clienti che desiderano fare nuove esperienze alla scoperta dell'Africa.



La gara partirà direttamente da Marsiglia con un semplice imbarco – ma non è escluso che l’Italia abbia una sua pre partenza – che vedrà tutti i veicoli salire a bordo con o senza pilota: “l’importante per noi sarà avere il mezzo, intorno al 20 o 21 gennaio, e caricarlo in nave. Il pilota poi, se dovrà far fronte a impegni di lavoro, potrà raggiungerci a Tangeri in aereo il 24 gennaio”. Proprio in quel giorno nella città marocchina – che le autorità vogliono mettere al centro di un turismo che al momento è solo passeggero – inizieranno le verifiche amministrative e tecniche che si concluderanno intorno alle 14 del 25 gennaio, in tempo per una cerimonia di apertura e per un prologo che avrà valore non ai fini della classifica ma per l’ordine di partenza della prima tappa, il 26 mattina.


“Ci saranno anche alcuni cambiamenti nel percorso: – svela Jean Louis Schlesser che seguirà personalmente le ricognizioni dopo l’estate – scenderemo verso il sud del Marocco con speciali inedite su tracciati nuovi, che si snoderanno sulle montagne. Giornata di riposo a Dahkla come sempre, il 31 gennaio, e poi via verso la Mauritania dove la sabbia, ancora una volta, la farà da padrone. Cercheremo soprattutto di correre la tappa, bellissima, che quest’anno non siamo riusciti a disputare a causa del forte vento e della tempesta di sabbia”.



Oltre agli organizzatori hanno preso la parola anche il due volte vincitore negli ultimi due anni su Aprilia, Jacopo Cerutti che ha confermato la sua presenza e l’intenzione di conquistare la terza vittoria consecutiva in una gara che ama moltissimo, in una terra, l’Africa, che lo ha letteralmente conquistato, e Alessandro Botturi, anche lui alla ricerca del terzo successo con la Yamaha Ténéré 700. Il pilota di Lumezzane ha svelato ai presenti anche qualche aneddoto dell’ultima edizione e ha sottolineato quegli aspetti di solidarietà e amicizia che rappresentano da sempre la gara africana. Simone Agazzi ha presentato la nuova CRF450RX Rally di Honda e il progetto che vede unite HRC e RSMoto per i rally raid.


Mentre le iscrizioni procedono con il vento in poppa Africa Race sta già lavorando con Eicma, ma anche con MBE, per prepararsi all’incontro diretto con gli appassionati che sarà ricco di sorprese: a Milano per novembre si sta già parlando di un bivacco ancora più grande, e della gara riservata ai bicilindrici più lunga e avvincente.

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