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La pagella di Salt Lake City

Che finale a Salt Lake City! Tutto è stato emozionante soprattutto grazie ai ragazzi terribili della 250. L'unica certezza? Le pagelle di Mark Terenziani!


10 WEBB: nei primi giri prova a tenere il passo di Sexton, ma capisce subito che non è serata, lascia sfilare chi ha voglia di combattere e si accomoda al quarto posto senza fatica. Vince un campionato spettacolare dove non era il più veloce, non era il più allenato, non era tante cose, ma la sua “centralina” ha fatto la differenza. CAPOLAVORO


9 SEXTON: ci ha provato con tutto se stesso fino alla fine, con una velocità disarmante, ma i troppi errori durante l'anno lo relegano al secondo posto. PECCATO


DEEGAN: era il più veloce nella main 250 e ci ha tenuto a dimostrarlo a tutti. Per fortuna degli altri, ma anche sua, parte in testa e saluta tutti senza fare sbruffonate e pensando solo a guidare. Lo ami o lo odi, ma che gas. TALENTO PURO


8 STEWART: chiude al secondo posto dimostrando gran voglia di combattere e una maturità da veterano. PIù DI COSì NON SI PUò


HAMMAKER: trovarsi da essere campione a sputare la terra di Salt Lake City è un attimo, e quando succede è una gran doccia fredda. Viene steso da Hampshire a cui si chiude la vena come a un monello alle prime armi e non può nulla. Peccato perché forse era lui che si meritava questo campionato. VINCITORE MORALE



7 VIALLE: lascia sfilare i suoi diretti avversari senza colpo ferire forse sperando proprio in Hampshire e il suo proverbiale "buonsenso". Aspetta in modo irritante, ma alla fine ha ragione lui. Vince un campionato che a conti fatti poteva chiudere al terzo posto se guardiamo i valori in campo. CHI VINCE HA SEMPRE RAGIONE


COOPER: fa da scudiero a Webb fin che riesce, ma Stewart è troppo veloce e il suo compagno di squadra deve fare 2 conti prima di festeggiare. Se inizia così, già dall'anno prossimo sarà uno dei pretendenti al titolo. GARANTITO


6 SHIMODA: la velocità non manca ma i giovanotti con cui si trova a combattere lo suonano spesso, anche ora che la mano è quasi a posto. Manca un po' di intensità, ma Jo è sempre una gran goduria da veder guidare. SUSHI DI QUELLO BUONO


5 VOHLAND: ci eravamo fatti la bocca dopo il podio recente, ma Max delude le aspettative. Non ancora a punto, ma per l'anno prossimo c'è ampio margine. QUASI



4 HYMAS: sembra che Chance abbia la testa completamente al National e scende in pista senza nemmeno provarci. Speriamo di vederlo almeno nell'outdoor se no lo daranno per disperso. UN'ALTRA CHANCE (questa è da pelle d'oca)


3 THRASHER: ogni anno è tra la lista dei pretendenti al titolo, ma immancabilmente finisce la stagione in infermeria o indietro come la coda del cane. Un altro anno nel team “buono” non so se lo può sprecare. ENNESIMA OCCASIONE SPRECATA


2 FORKNER: il fantasma del pilota che era e che ci gasava tanto a inizio carriera. Anche con tutte le attenuanti del caso per ora il suo unico pregio è essere il miglior tester di airbag al mondo. CRASH TEST DUMMY



1 GARA: quella vinta da Vialle, che ha vissuto tutto l'anno sulle disgrazie altrui. Un po' pochino per considerarsi al top... BASTA POCO


0 HAMPSHIRE: si potrebbero dire tante cose, scomodare mille teorie del complotto tra moto austriache, ma la realtà è molto più semplice purtroppo per RJ. COME DARE IN MANO UN FUCILE A UN MACACO

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