Tom Vialle: "Ho vinto Mondiale e Supercross. Mi manca solo il National"

Il Campione supercross 250 E racconta in questa intervista la sua convulsa stagione indoor e le sue ambizioni per quella outdoor

Ciao Tom, congratulazioni per questo nuovo titolo conquistato.

"È una stagione molto impegnativa. In inverno ho avuto una buona preparazione e quindi sono arrivato abbastanza fiducioso alle prime gare, ma l'inizio del campionato non è stato dei migliori per me e solo dalla terza gara ho iniziato ad avere più ritmo e iniziato a lottare per il podio. È stata dura, perché ci sono stati molti piloti veloci durante tutto l'anno, non a caso ci sono stati sette o otto vincitori diversi. Arrivare all'ultima gara in tre in lotta per il titolo è stato da matti; una finale di 15 minuti avrebbe decretato il vincitore di un Campionato. Quindi si, è stata una stagione tosta, ma sono contento di aver vinto".

Per te non era la prima volta in cui dovevi difendere un titolo; ti era già successo nella MX2.

"Difendere un titolo è sempre molto difficile, hai vinto l'anno prima, quindi devi essere lì davanti per tutta la nuova stagione, e arrivare a giocartela fino all'ultima gara. E nel Supercross può succedere di tutto! L'ultima gara è stata stressante. È stato molto più stressante di tutta la stagione, perché eravamo in tre a poter vincere e abbiamo visto tutti come è andato il main event, un colpo di scena dietro l'altro".

Cosa ne pensi di Haiden Deegan?

"Quest'anno abbiamo avuto poche occasioni per confrontarci nel Supercross. Ma nel Pro Motocross siamo avversari diretti. Vedremo".

Perché pensi che il livello della 250 SX Est sia stato così equilibrato?

"Ci sono stati otto vincitori diversi e non c’è stato qualcuno che ha dominato, non capita spesso che ci siano così tanti piloti forti nello stesso campionato. Dopo le prime cinque gare, non era facile scommettere su chi poteva vincere il main event. Lo scorso anno c’eravamo praticamente solo io e Haiden Degan. Quest’anno la partenza era molto importante, perché con il main event che dura solo 15 minuti non potevi fare regali al via. Anche se alla fine ho vinto solo un main event, sono soddisfatto  perché il livello era davvero alto".

Ora sarai obbligato a passare alla 450.

"Non abbiamo altra scelta, ma è un evoluzione naturale. Chase Sexton o Jet Lawrence sono saliti di categoria molto giovani e anche io sono contento di crescere. Guido la 250 da molto tempo, il mio primo anno da professionista è stato nel 2019, anche se nel Supercross è solo la mia terza stagione. Sono passati un bel po' di anni e quindi sento che è ora di una nuova sfida. Non vedo l'ora e sono davvero motivato a correre con la 450. Trasferirmi negli Stati Uniti è stata già una sfida enorme e ora passare alla 450 è un'altra sfida e non vedo l'ora e sono davvero motivato a farcela".

In 450 ritroverai Jorge Prado. Il confronto con lui ti motiva?

"Io volevo passare alla classe 450 nel Mondiale già dopo aver vinto i due titoli MX2, ma poi ho deciso di venire in America. Volevo correre nel Supercross e provare a vincere un titolo. Era il mio sogno fin da bambino. Con Jorge abbiamo gareggiato insieme solo un anno, nel 2019. Io ero ancora molto giovane e Prado all'epoca era molto più veloce di me. Quindi sarà emozionante l'anno prossimo gareggiare di nuovo contro di lui. Abbiamo percorso due strade diverse, ma entrambi abbiamo vinto titoli in Europa e l'anno prossimo correremo di nuovo insieme".

Il tuo obiettivo adesso è vincere anche nel Pro Motocross?

"Voglio lottare per il titolo. Lo scorso anno Deegan ha preso subito un bel margine dopo tre gare, quindi il confronto è stato indiretto. L'obiettivo è stargli più vicino possibile da subito. Devo adattarmi anche al format delle gare, che è davvero frenetico. Sono solo pochi giri al mattino e poi si va direttamente alla gara ed è un approccio molto diverso da quello che avevamo in Europa. Ora mi sento molto meglio rispetto all'inizio, conosco meglio le piste e sono molto più forte fisicamente e mentalmente. Dopo i due titoli mondiali e i due titoli Supercross, l'unico campionato che mi manca nella 250 è il National. Quindi sarebbe un sogno poterlo realizzare prima di passare in 450".