Raffica di furti al Regionale Enduro Lombardia
- A cura della redazione

- 6 giorni fa
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Aggiornamento: 5 giorni fa
Nell'ultimo round di Misinto sono state rubate sei moto tra sabato e domenica

Weekend amaro per il fuoristrada lombardo. Durante l'ultima gara del Campionato Regionale Enduro disputata a Misinto (MB) lo scorso fine settimana e organizzata dal Moto Club Angelo Bergamonti, sono state rubate sei moto, sottratte tra sabato notte e la giornata di domenica. In alcuni casi le moto sono state sottratte dai furgoni (anche mentre i proprietari erano al ristorante) e la domenica sono sparite nelle prove speciali, lasciate incustodite per andare a visionare il percorso a piedi.
Il presidente del moto club Gino Bortoletto ha raccontato con amarezza quanto accaduto:
"Tre moto sono state rubate dai furgoni durante la notte tra sabato e domenica. Ma purtroppo anche nella giornata di domenica altre tre moto sono state rubate nell’area paddock".

Secondo le prime ricostruzioni, i ladri avrebbero agito in modo organizzato, muovendosi tra i mezzi dei partecipanti approfittando dei momenti di minore affluenza e distrazione. Sull’episodio stanno ora indagando le forze dell’ordine, che non escludono la pista di un gruppo specializzato nel furto di moto da fuoristrada, probabilmente destinate al mercato nero dei ricambi.
La vicenda ha generato forte preoccupazione tra i team e i partecipanti. Alcune delle vittime del furto hanno segnalato l’accaduto alla Federazione Motociclistica Italiana, lamentando una mancanza di tutela e di regole efficaci a garanzia della sicurezza nei paddock.
Franco Buzzetti, segretario del Much Power Racing ASD di Jerago con Orago (VA), scrive: "I piloti, in base al regolamento particolare di gara, sono stati obbligati a recarsi in un luogo preciso e in orari stabiliti per visionare il percorso, nonché a stazionare in un’area ben definita dall’organizzazione durante tutta la durata della gara.

I primi furti, che hanno riguardato le moto dei nostri tesserati, sono avvenuti nel pomeriggio di sabato scorso, ed è stata nostra premura sporgere denuncia e avvisare i responsabili della Federazione.”
Buzzetti denuncia infine la mancanza di un protocollo di sicurezza chiaro, che possa prevenire episodi simili e tutelare maggiormente i partecipanti in occasione delle gare.
Il caso di Misinto apre una riflessione più ampia sulla sicurezza nei paddock delle gare di enduro, un tema spesso sottovalutato ma che, dopo episodi come questo, merita un’attenzione concreta.













