La pagella del Motocross delle Nazioni
- Mark Terenziani

- 6 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Al MXoN può succedere di tutto e infatti...

10 AUSTRALIA: la squadra dovrebbe chiamarsi Team Lawrence ma serviva il nome di una nazione per forza. Serve aggiungere altro? LA SECONDA VOLTA NON SI SCORDA MAI
9 TOMAC: tiene alta la bandiera a stelle e strisce portando gli USA al secondo posto con due prestazioni solide, Cooper lo aiuta un po', pensa se avesse avuto anche un terzo compagno col cervello collegato... CAPITAN AMERICA

8,5 SHIMODA: porta il Giappone in finale A ed è già un successo, ma non si accontenta; per essere appena salito sulla 450 ha fatto venire dei bei pensieri ai suoi colleghi ben più esperti. SUSHI DI QUELLO BUONO
8 SLOVENIA: per essere una nazione con 4 praticanti non è andata affatto male... Finisce davanti all'Italia con il solito Gajser aiutato egregiamente da un Pancar stratosferico. Il povero Peklaj ce la mette tutta, ma non è all'altezza per pensare di fare di più. AAA TERZO PILOTA CERCASI
7,5 CAIROLI: corre le due manche con una microfrattura nella mano sinistra solo “per la gloria” e anche se si vede poco allunga la lista delle sue imprese. VOTATO ALLA CAUSA

7 BONACORSI: nella terza manche fa vedere che è uno da tenere d'occhio quando le cose girano per il verso giusto. L'unico che si salva della compagine italiana. TENACE
6,5 EVERTS: alla fine della fiera è il belga più costante, nonostante tutti aspettassero i Coenen i punti pesanti li fa lui. TALE PADRE...
6 COENEN LUNGO: qualche sprazzo di velocità, ma forse troppo “under pressure”, sbaglia qua e la e alla fine concretizza poco. AGITATO

5 ADAMO: ha tribolato parecchio. Andrea non si risparmia, sia chiaro, ma quando non gira, semplicemente, non è abbastanza. POCA ROBA
4,5 FRANCIA: chiude a pari punti con gli USA senza troppi alti ne bassi, forte di un generosissimo Valin e di un Febvre che ha fatto il suo pur senza impressionare. Ma perde il secondo posto alla fine per un sorpasso di Gifting su Renaux a pochi metri dal traguardo e le facce sul podio non sono felici. OCCASIONE SPRECATA
4 SQUADRE: quelle che ad un certo punto di gara 3 erano in lotta per la vittoria della gara, tra errori e sorpassi all'ultimo giro è stato MXON da ricordare. SPETTACOLO

3 COENEN CORTO: in una gara “secca” come questa può succedere di tutto, poi se c'è Sacha in pista ancor di più. Non ha tutte le responsabilità, ma alla fine il Belgio perde il podio per “colpa” sua (sportivamente parlando). PASTICCIONE
2 HAMPSHIRE: si vocifera che RJ abbia battuto il record mondiale di cadute in una manche sola. I commentatori inglesi avevano appena finito di dire che con il 450 guidava più tranquillo... RECORDMAN

1 CURVA: quanto sono durate la gara di Langenfelder e le speranze della Germania. Speriamo solo Simon non si sia fatto troppo male. LA FORTUNA è CIECA MA LA SFIGA CI VEDE BENISSIMO
0 OLANDA: con Coldenhoff fuori già dal sabato c'era poco da fare, chissà Herlings a casa come sarà stato dispiaciuto...












