Scoop! Le prime immagini della Beta RX 250 4T
- Marco Gualdani

- 3 giorni fa
- Tempo di lettura: 3 min
In anteprima mondiale possiamo mostrarvi le foto della prima cross 250 4 tempi di Betamotor

Dopo tante indiscrezioni, siamo in grado di mostrarvi per la prima volta in assoluto le prime foto del prototipo Beta RX 250 4 tempi, l’inedita moto da cross che dopo anni di attesa sembra essere quasi ultimata.
Si tratta del primo motore Beta da 250 centimetri cubi a 4 tempi realizzato in casa a Rignano sull’Arno. La moto è stata fotografata nel tracciato di Miravalle, durante un uno dei tanti test a cui è stata sottoposta negli ultimi giorni per verificare prestazioni e affidabilità del progetto. Come detto sono immagini che 5 secondi mostra per la prima volta in assoluto e che testimoniano come il progetto 250 4 tempi cross di Beta sia a un ottimo stadio evolutivo. Del resto una 250 4T in gamma ci voleva e finalmente sembra essere finalmente arrivato il momento.
Osservando il motore dall'esterno la prima cosa che si nota è la catena di distribuzione sulla destra, come ormai tutti i 4T moderni di piccola cilindrata. Questo ci permette così di vedere i profili delle camme sullo stesso lato e di avere la conferma che si tratti ovviamente di un motore a distribuzione bialbero. Il motore della 450 ha invece la catena sulla sinistra, come si vede nel confronto qui sotto.

Dato che stiamo parlando della testa, un dettaglio evidente e che probabilmente evolve il concetto di guidabilità delle Beta sono gli attacchi motore laterali e non più superiori. La RX 450, così come le 4 versioni enduro, ha il motore vincolato sul telaio con un fazzoletto verticale superiore e con il solo collettore di scarico agganciato lateralmente al telaio sul lato destro.
Questo significa che è stato realizzato un telaio su misura per la RX 250F e che le sensazioni di guida saranno inedite. Il nuovo propulsore sarà interessante da scoprire a livello di prestazioni, ma anche nel suo rapporto di legami con il telaio.

Scendendo verso il basamento si nota come la triangolazione albero motore, primaria e secondaria siano molto vicine, e quindi che il motore sia molto compatto. Sarà interessante anche capire il posizionamento dell’albero di trasmissione rispetto al perno forcellone, che è quello che poi vincola il tiro catena e a conti fatti il funzionamento della moto.
Proseguendo, dato che la catena di distribuzione è sul lato destro, tutto il castello dell’avviamento si sviluppa sulla sinistra, anche in questo caso al contrario del 4T di grossa cubatura.

Ovviamente c’è un circuito di raffreddamento dedicato, come la posizione della pompa olio e filtro, un collettore di scarico dallo sviluppo tutto suo, abbinato a un terminale in questo momento molto voluminoso (è quello della 450?), ma non è detto che sia quello definitivo, mentre l’aspetto estetico si rifà ai modelli 2026.
Dato che la moto è già a un avanzato stadio evolutivo, possiamo immaginare che inizierà a vedersi sempre più spesso in giro e perché no magari anche già nelle prime gare di stagione. Andando avanti velocissimo si può anche immaginare l’arrivo di una corrispettiva moto da enduro e una conseguente sorella maggiorata a 300 cc. Perché no?
La cosa importante è che Beta abbia deciso di fare questo passo e che una Casa italiana sia sempre più coinvolta nel fuoristrada a dare lustro al Made in Italy nel mondo.











