Test Motoklik: l'intelligenza artificiale che ti setta le sospensioni

Abbiamo provato un sistema di acquisizione dati specifico per le sospensioni che ti consiglia per il corretto setup in base al proprio stile di guida. Parte 1

Questo è un test ultra interessante, perché propone un prodotto che ha l'ambizione di risolvere tutti i problemi dei piloti di moto da fuoristrada: quello del setup delle sospensioni. Si chiama MOTOKLIK ed è un sistema capace di consigliare il corretto settaggio delle sospensioni della moto da cross o da enduro attraverso l'intelligenza artificiale. Questo è il primo di due articoli/video che raccontano il nostro test esclusivo del dispositivo Motoklik. Si tratta di un sistema di acquisizione dati realizzato su misura per le moto da fuoristrada specialistico, che sfrutta l'intelligenza artificiale per tradurre i dati in consigli pratici di messa a punto.

Sapete quelle situazioni in cui non vi trovate con la moto e non sapete come risolvere il problema? Quando iniziate a chiedere a tutti un consiglio o addirittura vi attaccate al telefono sperando che qualcuno possa fornirvi la soluzione? Ecco, con il Motoklik questo non succede, perché basta aprire l'app e seguire le indicazioni del sistema. Questo vale per tutte le moto, tutte le cilindrate e le tipologie.

L'inventore si chiama Jens Kopke, un ingegnere irlandese appassionato di motocross che ha voluto provare a dare una soluzione a uno dei problemi disagi dei piloti, che funzioni per tutti i principali prodotti di sospensioni (KYB, Showa, WP, ecc) e su tutti i modelli di moto in commercio, che siano cross o enduro. Ma non solo: grazie al Gps integrato, il Motoklik offre la possibilità di vedere il tempo sul giro, le traiettorie e analizzare ogni singolo tratto di pista, offrendo un ampio range di informazioni non soltanto sul lavoro di forcella e ammortizzatore.

Sulla carta è l'invenzione perfetta. Ma sarà tutto vero? Lo scopriremo insieme in questo test diviso in due parti. In questo primo capitolo apriamo la scatola, scopriamo i particolari, i componenti e come si montano sulla moto, nel nostro caso una KTM 250 SX-F 2025. Nel secondo capitolo, che uscirà tra qualche giorno ci sarà il test completo in pista.

Intanto scopriamo cosa si trova nella scatola.

Unità di controllo centrale Motoklik. Questa centralina serve a distribuire energia a ciascuno dei sensori, registrare i dati da tali sensori e trasmetterli tramite Bluetooth all'app mobile.

Controller manubrio con antenna di posizione satellitare. L'antenna viene utilizzata per identificare e fissare i satelliti per calcolare la posizione corrente dell'antenna in latitudine, longitudine e altitudine e calcolare la velocità di movimento dell'antenna. L'unità ha anche un cappuccio trasparente per il pulsante che si illumina di verde o di rosso. Il rosso lampeggiante indica che l'antenna sta tentando di ottenere una correzione satellitare, il verde lampeggiante indica che il satellite è fisso e il verde fisso indica che Motoklik sta registrando dati.

Sensore di sospensione anteriore. La bacchetta contiene una serie di sensori che determinano la posizione delle sospensioni anteriori in base alla posizione relativa di un magnete situato nel n. 5, l'alloggiamento del magnete anteriore.

Sensore di sospensione posteriore. Il sensore posteriore ospita una serie di sensori che determinano la posizione delle sospensioni posteriori in base alla posizione relativa di un magnete situato nel n. 6, l'alloggiamento del magnete posteriore.

Supporto magnete anteriore. Il supporto racchiude un magnete a disco in neodimio da 15 mm x 5 mm e si collega alla protezione forcella anteriore della motocicletta. Questa parte sostituisce il supporto morsetto linea freno anteriore.

Supporto magnetico posteriore. Il supporto racchiude un magnete a disco al neodimio da 15 mm x 5 mm e si collega al forcellone posteriore della motocicletta. È tenuto in posizione da bulloni utilizzati per tenere in posizione la guida della linea del freno posteriore e/o da una/e fascetta/e.

Cavo di alimentazione OBD. Il gruppo cavi è composto da tre componenti, il connettore Motoklik, il connettore OBD (8) e il fusibile (9).

Connettore OBD. Questo connettore si collega direttamente al cablaggio della motocicletta e viene utilizzato per estrarre un alimentatore da 12 V dalla motocicletta, che viene utilizzato per alimentare il Motoklik. L'alimentatore dalla motocicletta è su un relè che si spegne dopo un certo periodo in cui il motore non è in funzione, ad esempio 30 secondi. Quando l'alimentatore viene rimosso, il dispositivo Motoklik è alimentato dalla batteria interna per 10 minuti, quindi si spegne anche. Il Motoklik non scaricherà la batteria della motocicletta.

Fusibile. Il cavo di alimentazione include anche un fusibile a lama da 1 A per mantenere il consumo energetico al di sotto dei 15 W.

Come funziona? I magneti scorrono sui sensori in modo lineare e informano la centralina della velocità di movimento delle sospensioni e della loro posizione. Bastano 3/4 giri per far comprendere al sistema la situazione e analizzare una soluzione migliorativa. Una volta usciti di pista basta aprire l'app, configurata solamente una volta alla prima accensione in assoluto, per avere l'analisi del lavoro di forcella, mono, tempo sul giro, traiettorie (un po' sullo stile del Crossbox) e indicazioni per migliorare il setup, sotto forma di consigli pratici: -4 click in compressione, + 3 click in ritorno, mezzo giro di molla, ecc.

Quanto costa? In Italia siamo intorno ai 730 euro. L'acquisto si può fare tranquillamente attraverso il sito motoklik.com. Dopo averlo visto e montato ci è venuta una gran voglia di scoprire se funzionasse veramente come promesso. E l'abbiamo fatto, in un test in pista con due diversi piloti e un protocollo infallibile per capire a fondo il reale potenziale. Un test in cui non sono mancati fango, canali e soprattutto buche; e neppure le sorprese... A breve sarà tutto on line, restate sintonizzati!