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- Ufficiale: Prado fuori dall'SMX
Kawasaki ha annunciato l'assenza dello spagnolo dalle ultime gare del SuperMotocross Senza scendere nel merito, Monster Energy Kawasaki ha co municato che : "Dopo una prima stagione di gare outdoor e un sesto posto in classifica generale, Jorge Prado e Kawasaki hanno concordato che il pilota spagnolo non parteciperà ai prossimi playoff del SuperMotocross. Monster Energy Kawasaki sarà presente questo fine settimana a Charlotte per supportare i piloti del Kawasaki Team Green Enzo Temmerman e Vincent Wey che gareggeranno nella classe SMX Next World All-Stars a Charlotte e St. Louis". Con anche Anderson fuori dal team, Kawasaki non sarà rappresentata in 450 questo sabato allo Zmax Dragway di Concord , alla prima prova del torneo SuperMotocross che chiude la stagione USA. Sull'assenza di Prado non è stata fornita alcuna motivazione, ma è ormai chiaro che le parti si siano separate, con una rescissione del contratto anticipata. Il 2026 dello spagnolo sarà ancora legato a KTM, anche se non è chiaro con quali colori (qui il nostro approfondimento). Prado sarà assente anche dal Motocross delle Nazioni, con la Spagna rappresentata da Fernandez, Farres e Garcia. Dopo una stagione difficile, i prossimi mesi saranno ancora tumultuosi per Jorge che aveva pianificato tre anni con Kawasaki e ha accordi diretti anche con Monster Energy. Non si conoscono i dettagli, ma svincolarsi da accordi firmati a questo livello non è così facile.
- Siamo sicuri che Prado andrà in KTM?
Il 2026 dello spagnolo sarà su una austriaca, ma di quale colore? Ormai è solo questione di tempo prima di leggere l'annuncio della separazione tra Jorge Prado e Kawasaki con un anno di anticipo rispetto al contratto iniziale . Il 2025 dello spagnolo è stato molto deludente e la sua avventura nel motocross statunitense non può certo finire così. Prado vuole una seconda possibilità (l'ultima?) e per essere certo di potersi esprimere al meglio ha fatto di tutto per poter tornare su una moto austriaca . Tutto questo è ancora da comunicare, ma verrà fatto a breve. Non è ancora chiaro se Prado parteciperà al torneo SMX, diversamente Kawasaki non sarebbe rappresentata considerando la dipartita di Anderson, ma certamente non sarà al Nazioni. In ogni caso nel 2026 Jorge sarà su una moto austriaca; ma quale? Tutti danno Prado in KTM per la sua seconda stagione in USA. E potrebbe essere. In tempi non sospetti Vialle sarebbe dovuto salire in 450 nel 2026 e, quindi, una moto libera ci sarebbe. Ma la valutazione che facciamo è un'altra. Perché non potrebbe tornare a correre sulla GASGAS? I motivi che ci fanno pensare a questa possibilità sono numerosi: KTM nel 2026 ha già Tomac e Plessinger e schierare tre moto orange (con Prado) e zero GASGAS non avrebbe un senso commerciale. Vero che nel Mondiale ci sono due team KTM e nessuna GASGAS, ma quello americano è un mercato diverso e, soprattutto, KTM non è riuscita a vendere il brand spagnolo in questo ultimo anno. GASGAS è a portafoglio, le moto sono nelle concessionarie e bisogna venderle... KTM è quasi costretta a schierare almeno una GASGAS in pista. Fino a oggi quello di portare in alto la GASGAS in USA era compito di Barcia, destinato però alla Ducati (annuncio ancora da fare). Quindi una MC450F libera ci sarebbe ... Se così fosse, Prado potrebbe beneficiare di una struttura tutta per lui , senza dover dividere la tenda KTM con l'incombente Tomac, oltre a portare avanti anche un discorso di branding legato al titolo iridato MXGP 2024. Con Tomac in KTM, Stewart in Husqvarna e Prado in GASGAS il gruppo austriaco sarebbe ottimamente diluito e rappresentato . Diversamente facciamo davvero fatica a capire come si voglia portare avanti il marchio "spagnolo". Chissà se i vertici ci hanno pensato... Magari anche loro leggono 5 secondi!
- Craig lascia Yamaha. Direzione Kawasaki?
A sorpresa Cristian Craig ha comunicato la separazione dal team Star Racing. Sostituirà Prado? Se in Europa siamo nel vivo di un mercato che sta creando tumulti ben oltre le aspettative, anche in USA non se la passano male... Tra Tomac, Sexton e Anderson verso una nuova tenda, l'arrivo di Ducati e il futuro ancora non chiaro di Prado se ne sentono di tutti i colori. L'ultima news vede protagonista Christian Craig che con un post ha annunciato la separazione dal team Yamaha Star Racing: "Volevo solo aggiornare tutti su quello che sto facendo. Ho chiesto e mi è stato concesso un rilascio anticipato dal mio contratto biennale con Star Racing Yamaha. Ho avuto un sacco di bei ricordi in sella all'azzurro tra cui vincere insieme un campionato 250 SX. Grazie a tutti per il supporto e presto vi aggiornerò sul mio futuro". Poche righe, chiare e precise. Dove andrà adesso Craig? Ancora non è chiaro, ma il suo annuncio genera un'analisi: una rottura così improvvisa può essere solo frutto di un'altrettanto improvvisa opportunità. E sappiamo che Prado e la Kawasaki sono prossimi ad annunciare la separazione. Craig salirà sulla Kawa come compagno di squadra di Sexton nel 2026?
- Deegan campione 250 all'ultima del National
Pratica chiusa già dopo gara 1 a Budds Creek. In 450 vince ancora Lawrence. Video e classifiche A Deegan sarebbe bastato un 15° posto per festeggiare il secondo titolo AMA Pro Motocross nell'ultimo round di Budds Creek e così si è festeggiato già dopo gara 1, chiusa al secondo posto alle spalle di Davies. In gara 2 Deegan ha dominato, mettendo il sigillo a una stagione fino a qui quasi perfetta con il titolo Supercross e quello Pro Motocross conquistati in fila e con il nuovo obiettivo di far proprio anche il torneo SMX. La gara della 450 è stato ancora una volta affare dei fratelli Lawrence che si sono spartiti le vittorie delle due manche. Con il campionato chiuso già la settimana scorsa, c'erano da definire le altre posizioni. Tomac chiude terzo pur senza una vittoria, Cooper si conferma ottimo anche nell'outdoor con il quarto posto, bene Hamphire quinto e migliore dei piloti con moto austriache e sesto Prado. Lo spagnolo ha faticato anche a Budds Creek e ha chiuso sempre fuori dalla top 10, ma il sesto posto finale in Campionato è comunque un risultato positivo, derivato dalla costanza e dai pochi zeri segnati in classifica. Chiaro che gli obiettivi erano altri. Tra 15 giorni partiranno i Playoff del Campionato SMX e si ripartirà da capo. Intanto ecco classifiche e video del Pro Motocross 2025 a Budds Creek.
- Perché Jett Lawrence è stato penalizzato?
In gara 1 a Ironman il pilota Honda ha scavalcato il cancello, ma non ha avuto alcun vantaggio Nella prima partenza del Pro Motocross di Ironman, Jett Lawrence si è reso protagonista di un insolito errore per un pilota del suo calibro: ha anticipato la partenza, finendo per scavalcare il cancello . L'errore di Jett è stato innescato dal pilota alla sua destra, che si è mosso quando ancora la partenza non era avvenuta. Lawrence "c'è cascato" e ha mollato la frizione all'istante. Ma i cancelli erano ancora su e Lawrence ha toccato con l'anteriore il suo. A dir la verità, l'impatto non è sembrato così forte da giustificare il ribaltamento del cancello in avanti... Sembrava quasi mancare il blocco metallico che porta i piloti a restare incastrati sotto, perdendo una vita per ripartire. Sta di fatto che, secondo le regole AMA, Lawrence ha "scavalcato" il cancello e la sanzione per questa infrazione è un giro di penalità a fine gara, secondo la sezione 1.8.9, C.1. del regolamento: "Saltare o violare il cancelletto può comportare una penalità di un giro o la squalifica". Così Lawrence è passato da terzo a 17°. Se lo avesse toccato o fosse rimasto sotto, la sanzione non sarebbe stata applicata , perché la AMA riconosce la differenza tra "toccare" e "scavalcare" il cancello, considerando questo caso specifico come vantaggioso per il pilota. Nella realtà, però, Lawrence non ha avuto alcun vantaggio dalla situazione, anzi è partito malissimo, intorno alla ventesima posizione. Questo ha generato un acceso confronto sui social tra chi ritiene che la penalizzazione vada comminata nel caso in cui ci sia un effettivo vantaggio e chi, invece, ritiene giusto applicarla a prescindere , in quanto regola infranta (come ha fatto la AMA).
- Pro Motocross Ironman: video, report e classifiche
Che gara! Jett viene penalizzato, Sexton cade e vince Hunter Lawrence. Prado migliora. In 250 non c'è storia Ironman doveva essere una gara fuori dall'ordinario e così è stato. Nelle due manche della 450 è successo di tutto , col risultato che il podio finale vede Hunter Lawrence vincitore davanti a RJ Hampshire ed Eli Tomac. Una gara ricca di colpi di scena pazzeschi. Gara 1 è stata straordinaria. Jett Lawrence ha fatto un errore da cadetto anticipando la partenza e finendo per rompere il cancello. Un episodio che gli costa una penalità di un giro e che quindi lo vede 17° in classifica. Ma lui non ha comunque evitato di lanciarsi nella mischia. Partito malissimo (quasi ultimo) Jett ha iniziato una incredibile rimonta, parallela a quella di Sexton a sua volta caduto nel primo giro. Entrambi si sono rifatti sotto al gruppo di testa, passando gli avversari uno per uno con sorpassi straordinari. Poi sono arrivati allo scontro diretto, con Jett che ha più volte tentato di passare Sexton e il pilota KTM che ha risposto chiudendo tutte le porte, fino a condizionare la gara di Jett che si è dovuto accontentare del secondo posto virtuale. Una battaglia bellissima. Gara 2 è stata altrettanto ricca di colpi di scena , con Jett partito male ma capace di portarsi presto in testa e allungare sul gruppo. Dietro, Sexton fa un primo errore, una scivolata che gli costa solo qualche secondo. Poco dopo si accorge della caduta di Hunter Lawrence e con il sorpasso, Chase è virtualmente il vincitore di giornata. Pochi metri dopo, però, Sexton cade pesantemente all'atterraggio di un salto, dopo che la sua ruota anteriore è rimasta bloccata, forse per il contatto tra la pinza e un canale. Sexton deve ritirarsi, lasciando ad Hunter la vittoria di Ironman, con due secondi posti. Per Hampshire si tratta del primo podio in carriera in 450. Tomac chiude terzo una gara in cui non è stato mai veramente protagonista e Prado fa quinto assoluto con un quinto e un sesto posto . Per lo spagnolo ancora due ottime partenze, ma questa volta ha tenuto meglio il passo dei primi. In 250 c'è poca storia. Hained Deegna ha vinto le due manche su Shimoda e Tom Vialle. Sotto video e classifiche.
- Anderson è già sulla Suzuki
Annunciato il passaggio di Jason in giallo, come compagno di squadra di Roczen Suzuki Motor USA, LLC e Pipes Motorsports Group sono orgogliosi di annunciare che il campione Monster Energy AMA Supercross 2018 Jason "El Hombre" Anderson si unirà al team Twisted Tea Suzuki presentato da Progressive Insurance, a bordo della Suzuki RM-Z450 per le stagioni 2025 e 2026 del World Supercross e 2026 del SuperMotocross. Il ritorno di Anderson è più di un semplice acquisto, è un ritorno a casa. Prodotto del programma amatoriale Suzuki a metà degli anni 2000, Anderson ha vinto cinque volte il Loretta Lynn's Amateur Championship e si è aggiudicato il prestigioso Nicky Hayden AMA Horizon Award nel 2010, prima di debuttare da professionista nel 2011 con il team Rockstar Suzuki. Ha conquistato il suo primo podio da professionista nel 2012 con un secondo posto a Salt Lake City e ha ottenuto la sua prima vittoria da professionista a Salt Lake City nel 2013. Noto ai fan come "El Hombre", i primi successi di Anderson su Suzuki hanno gettato le basi per una brillante carriera professionale che include il campionato 250SX West del 2014, il campionato AMA 450SX del 2018 e oltre 16 vittorie nella classe regina. La sua comprovata velocità e tenacia, unite alla sua ricca tradizione Suzuki, rendono il suo ritorno nel 2026 un vero e proprio momento di svolta. "Sono davvero emozionato di tornare in giallo" , ha detto Jason Anderson. "La mia prima esperienza con il supporto ufficiale è stata con Suzuki nel 2003, quindi 23 anni dopo è davvero fantastico essere con loro ai massimi livelli di questo sport!". "Il ritorno di Jason Anderson in Suzuki è un altro grande momento per noi. Jason ha sempre avuto quella scintilla ribelle: appariscente, grintoso e impavido in sella. È una storia che si chiude in un cerchio che onora la storia di Suzuki, ma che sembra anche l'inizio di qualcosa di nuovo. Con la precisione di Ken Roczen e la creatività di Jason, abbiamo una doppietta tanto pericolosa quanto elegante. I fan adoreranno l'energia che questi due porteranno al via", ha dichiarato Chris Wheeler, responsabile degli sport motoristici di Suzuki Motor USA. "Tutti nel team sono entusiasti di avere Jason a bordo a partire dall'evento del Mondiale Supercross di Buenos Aires", ha dichiarato Dustin Pipes, Team Principal del Pipes Motorsports Group. "Avere l'opportunità di portare un ex campione di Supercross nel team non è un'esperienza da prendere alla leggera, e crediamo che l'ambiente e la struttura del team tireranno fuori il meglio da Jason. Siamo davvero emozionati di vedere cosa potremo realizzare insieme". Anderson porta con sé non solo il suo curriculum vincente, ma anche il suo stile distintivo e la sua grinta. Il suo arrivo rafforza una formazione già forte, affiancata da Ken Roczen, creando una coppia dinamica e vincente, mentre la squadra punta a lottare per il titolo nel 2026. I fan potranno ammirare per la prima volta Anderson con i colori Suzuki al round di Buenos Aires del Mondiale Supercross. Dopo la WSX, si concentrerà sull'inizio della stagione SuperMotocross, il 10 gennaio 2026 all'Angel Stadium di Anaheim, in California.
- Deegan (padre): "Il sistema ci obbliga a correre così"
Brian cerca di spiegare i perché della condotta aggressiva di Haiden a Las Vegas Nel video post gara pubblicato sul (seguitissimo) canale YouTube The Deegans , si è ripercorsa tutta la tumultuosa serata dell'ultimo round del SuperMotocross di Las Vegas. Ricapitolando brevemente, dopo che Kitchen lo ha buttato fuori pista nel secondo round di St. Louis, a Deegan non bastava vincere a Vegas per chiudere primo il Campionato e portarsi a casa i 500.000 dollari di monteprem i. Quindi ha fatto di tutto per ostacolare Jo Shimoda e Hammaker fino a che non è stato lui a cadere e a rompersi la clavicola. Nel video, che vi postiamo qui sotto, il padre Brian (ex star del Supercross) ha cercato di spiegare il perché si è arrivati a questo punto e distribuisce le responsabilità anche a chi ha stilato i regolamenti. " Quando crei un campionato di tre gare e metti il punteggio triplo nell'ultima generi una specie di folle corsa al montepremi. Fai saltare tutte le regole, perché a quel punto tutti hanno il diritto di provarci. Probabilmente se non fosse successo niente a a St. Lous non credo che Haiden avrebbe fatto una corsa così estrema. Haiden è stato messo in una situazione difficile e ha dovuto tirarsi fuori da solo ; sfortunatamente Jo è quello che ha dovuto affrontare il peso maggiore, ma non penso sia stata una cosa personale. Credo solo che siano le corse. Tutti stano lottando per centinai di migliaia di dollari e certamente non sono contento di come stanno andando le cose, ma il sistema è stato creato per portarci a questo punto, è come se tutto sia stato fatto per generare delle gare molto animate e aggressive . E penso che questo ai tifosi piaccia. Molti stasera sono venuti a vedere esattamente questo, ma tutto è generato dal format e dal modo in cui si svolge. Non mi sembra che nelle gare outdoor o nel Supercross ci siano questi problemi. Nel complesso sono orgoglioso di Haiden per aver combattuto, per noi è la cosa più importante. E sono contento che non sia successo niente a Jo e agli altri, non voglio vedere nessuno farsi male. Ma se si vuole che le cose siano più corrette sarà necessario che l'AMA intervenga e che le regole vengano chiarite . Se si pongono le condizioni per cui un campionato si può vincere senza troppi problemi allora i piloti lo faranno, è semplicemente così che vanno le cose. Quindi ci sono alcune cose che devono essere sistemate con le regole per rendere le corse un po' più pulite, ma finché non sarà fatto si andrà avanti così. Adesso Haiden si farà sistemare la clavicola e passerà al prossimo affare. Negli ultimi tre anni non ha saltato neppure una gara da pro e credo stia avendo una bella carriera; ce la farà . Lui è un duro, resisterà a tutto, fa parte dello sport. E questo è un gioco duro da giocare" .
- Deegan proverà a correre il Nazioni!
Operato alla clavicola, annuncia che farà di tutto per essere al via di Ironman Due settimane per una clavicola rotta sono un tempo molto ridotto, ma non è così impossibile vedere al via del Motocross delle Nazioni Haiden Deegan . A dire che farà di tutto per correre il Nazioni è lo stesso pilota, attraverso l'ultimo video pubblicato sul suo canale, realizzato poco dopo l'incidente con Shimoda nella finale del SuperMotocross di Las Vegas : " L'unica cosa che posso dire è che ho lottato fino alla morte per vincere questo Campionato. La clavicola è rotta e lunedì (22 settembre, nda) dovrò operarmi e poi verificare se c'è la possibilità di mettere in atto una terapia che mi possa far partecipare al Motocross delle Nazioni. Voglio esserci, sarebbe una cosa grandiosa". Per il momento nessuno del suo entourage ha aggiunto altro e non ci sono stati ulteriori aggiornamenti. Ma siamo certi che ci proverà e, conoscendo il soggetto, potrebbe anche riuscirci. Non sarebbe il primo pilota a rientrare dopo due settimane, che sembrano comunque pochissime se consideriamo che Herlings è stato fuori più di 4 la scorsa estate, ma è giusto chiedersi se possa avere senso. Di solito affretti così tanto le cose quando hai un titolo da vincere, mentre qui si parla "solo" di correre un Nazioni a cui Deegan non ha mai voluto partecipare e che rappresenta l'ultima gara prima della pausa invernale. Fare tutto di fretta per correre ad Ironman, invece, è un po' forzato. Comunque non puoi dare nessuna garanzia alla squadra e ti metti nella condizione di chiedere tanto al tuo corpo fondamentalmente per fare una gara a fine stagione. Parrebbe più sensato guarire con calma, staccare un po' la spina dopo una stagione lunga e tiratissima e prepararsi al meglio per il 2026. Ma si sa, che quando c'è di mezzo Danger Boy si fa fatica a definire i limiti della "cosa giusta da fare".
- "Chi vuole sedersi vicino al re?"; e arriva Lawrence
Divertente siparietto nella conferenza di Budds Creek: Deegan e Lawrence si sono stuzzicati a vicenda. Il futuro del Supercross USA è già scoppiettante Visto che (per ora) non possono scontrarsi in pista, Deegan e Lawrence si stanno prendendo le misure fuori. Le frecciatine sui social sono ormai una costante e piano piano i due stanno arrivando anche allo scontro diretto. Durante l'estate ci sono stati vari momenti che li hanno visti scambiarsi attenzioni: Lawrence lo ha preso in giro enfatizzando il gesto che fa il pilota Yamaha nel mostrare l'orologio con smorfia abbinata, ci sono state battutine per il fatto che Deegan potesse correre l'ultima del Pro Motocross in 450, dichiarazioni sempre poco accomodanti l'uno verso l'altro, presunti veti dei Lawrence nella partecipazione di Deegan al Supercross Australiano e via dicendo. Entrambi hanno capito che la gente adora queste cose ma, anche, che la sfida in pista tra i due sarà reale e che il confronto passa anche attraverso questo rapporto così conflittuale. Un rapporto che presto sfocerà in uno scontro diretto, cioè quando Deegan sarà pronto a passare in 450 a tempo pieno (si parla del Pro Motocross 2026 e poi del Supercross 2027). L'ultimo sketch è successo nel dopogara di Budds Creek , nel round finale del Pro Motocross. Deegan si è seduto al centro del tavolo della press conference, mangiando un ghiacciolo con fare spocchioso, per poi chiedere al microfono chi volesse sedersi accanto al "re" . Dopo pochi secondi è arrivato Lawrence che ha sbattuto il telefono sul tavolo e poi si è seduto , senza rivolgere uno sguardo o una parola al futuro rivale. I due hanno continuato a ignorarsi anche durante le domande; è stato chiesto quando i due sarebbero stati avversari in pista e lì Deegan ha abbassato un po' i toni, a differenza di Lawrence: "Non vedo l'ora... - ha detto Jett - Sono sempre pronto per nuove sfide. Quando vengo sfidato da qualcuno davvero bravo, finisce che guido ancora meglio. Nasce una nuova motivazione. Ovviamente, nessuno vuole perdere in questo sport, quindi ogni volta che perdo, mi innervosisco parecchio e lavoro ancora di più per migliorare alla gara successiva. Capisco che i tifosi cerchino una rivalità tra due piloti quasi della stessa età e mi rendo conto che si stia creando un confronto del livello di RC con Stewart, il che è molto interessante. E penso che sia un bene per lo sport". Deegan ha risposto: "Sì, sono emozionato di passare in 450. Ho un po' di lavoro da fare, ovviamente. Quello che posso fare è impegnarmi per essere pronto quando correrò con loro. Devo ancora migliorare, ma ci arriverò". E questo è solo l'inizio...
- Sexton fuori dal Pro Motocross
Nella caduta di Ironman Chase si è infortunato alla spalla destra Stagione veramente difficile quella 2025 per Chase Sexton. Dopo aver perso il titolo Supercross ed essersi infortunato alla prima del Pro Motocross, arriva un altro stop. Il pilota KTM ha annunciato che sarà costretto a saltare i restanti round del National e che rientrerà per l'SMX di Charlotte, per le conseguenze della caduta di sabato a Ironman, mentre era virtualmente in testa all'assoluta di giornata (qui i dettagli). " La mia spalla destra è molto debole a causa dell'incidente e la farò controllare questa settimana. Detto questo, è nel mio interesse prepararmi per l'SMX e arrivare al 100% . Voglio solo ringraziare i tifosi per avermi sempre sostenuto e non vedo l'ora di vedervi tutti a Charlotte". Sexton salterà così le ultime due gare di Unadilla (dove rientra Roczen) e Budds Creek, previste nei prossimi due weekend per ritornare il 6 settembre allo ZMAX di Charlotte per la prima dei Playoff del Supermotocross. Sexton farà anche parte della squadra USA al Motocross delle Nazioni di Ironman il 6 ottobre.
- Prado: "Altra gara difficile, ma c'è del positivo"
Lo spagnolo della Kawasaki analizza la sua prestazione a Washougal Difficile vedere il bicchiere mezzo pieno, ma almeno questa volta Prado ci prova. La gara di Washougal è certamente particolare e anche Jett Lawrence ha avuto i suoi problemi, ma il risultato dello spagnolo è stato molto deludente, con un ottavo posto dopo un holeshot in gara 1 e un 19° in gara 2. Tuttavia Prado cerca il lato positivo, almeno nelle dichiarazioni pubbliche. Prado ha dichiarato : " È stato un weekend impegnativo, ma ci sono stati comunque degli aspetti positivi. Sono partito forte in qualifica, con il settimo posto, e in Moto 1 ho conquistato l'holeshot e sono arrivato secondo alla prima curva. Mi sentivo bene all'inizio, ma un piccolo errore nelle whoops al secondo giro mi ha fatto scendere al quarto posto. Dopo ho faticato a mantenere il ritmo e ho finito ottavo. In Moto 2, sono partito di nuovo bene ed ero secondo all'inizio, ma sono rimbalzato indietro abbastanza rapidamente. La pioggia e la polvere hanno reso difficile rimanere costante prima dell'esposizione della bandiera rossa. Dopo la ripartenza, ho avuto un ottimo spunto e ho fatto qualche sorpasso, ma sono stato nuovamente ripreso. Mi sono riorganizzato e ho concluso 19°. Non è stato sicuramente il risultato che speravo, ma imparerò da questa esperienza, prenderò gli aspetti positivi, soprattutto le partenze , e continuerò a migliorare per la prossima gara". Bello che si cerchi di trovare del buono, ma la stagione outdoor di Prado fino a oggi è stata molto al di sotto delle aspettative. E le gare passano... La responsabilità viene data sempre alla moto, anche se è difficile capire come una moto con "poca potenza" possa permettere a Prado di scattare sempre davanti per poi perdere terreno, quando una moto con quelle caratteristiche dovrebbe comportarsi esattamente al contrario. Speriamo che Jorge trovi presto una soluzione e che possa stare davanti dove certamente ha il potenziale per stare.




















